Corro tra i monti perchè...

"le montagne non sono stadi dove placo la mia ambizione al successo, ma sono le cattedrali dove pratico la mia religione" ANATOLIJ BUKREEV

venerdì 25 gennaio 2008

...e via co le "ciaspe"


Eccoci di nuovo qui per questo nuovo capitolo di questo blog,Martedi scorso insieme ai miei mitici colleghi Sergio e Carlo,istruttori come me alla palestra Bobadilla di Vittorio Veneto siamo partiti alla volta del Nevegal località sciistica situata nelle prealpi bellunesi,quasi un prologo alle più famose stazioni invernali come la Val Zoldana o Cortina.Per un bellunese d.o.c. quale io sono il "colle" (come viene chiamato in loco) è una specie di palestra naturale dove si possono praticare moltissime discipline sportive,dalla piu semplice corsa, allo sci alpinismo alla mountain bike etc.etc.

Come dicevo prima siamo partiti....ma alla sera pero,dopo lavoro, e cioè dopo le 21.00, arrivando dopo circa un ora all'imbocco del sentiero della forestale,una strada sterrata che fa la funzione di tagliafuoco e che è utilizzata per raggiungere nella stagione estiva una manciata di casere e malghe tra cui la mitica Malga Col Toront, lo stupendo agriturismo (che tra parentesi è gestito dal mio amato fratellino).Armati di pila frontale,ciaspe ,racchette da sci zaino e voglia di avventura siamo cosi partiti tagliando dopo qualche centinaio di metri per il sentiero Praloz che si innerpica per un bosco di pini, con lo scopo di arrivare in cima alle creste che portano via via fino al Visentin.

Per la prima volta dopo molto tempo, forse anni si aveva la fortuna di calpestare un manto nevoso che ai 1200m.s.l.m. era di circa 60 cm fino ad arrivare ad 1 m. in cima al sentiero a circa 1500m.s.l.m.Per chi non ha mai fatto un'uscita con le ciaspe,devo dire che specialmente in salita non è proprio facilissimo ma la senzazione di camminare nella notte in mezzo al bosco con la neve ci ha fatto dire a più riprese "che figata!!" e non ci ha fatto sentire poi molto la fatica della lunga ascesa.

Per farla breve dopo la parte più ripida abbiamo vagato per un po' sulla neve vergine della cima,in un paesaggio "lunare"in quanto la luce della luna piena e l'assenza di vegetazione dava proprio questo risvolto al nostro viaggio;il punto di arrivo è stato la cima di un colle vicino al rifugio Brigata dove riparati da un vento freddo e tagliente dietro una piccola baracca di cemento abbiamo brindato con una bella birretta Bud che ci ha ritemprato delle molte calorie spese con la bella ascesa.Felici e contenti abbiamo poi fatto ritorno alle macchine discendendo la pista Faverghera fino al sentiero della forestale e scoprendo quanto è incredibilmente bello e divertente scendere sulla neve fresca con le ciaspe nei punti più ripidi...una cosa veramente da provare!!

E così dopo 2 ore e mezza e cioe a mezzanotte e trenta siamo arrivati stanchi ma euforici per una serata in compagnia fatta di sport e tanto divertimento,al punto che malgrado la luna non sarà iù tanto piena martedì prossimo si repichera un'altra volta.

Nessun commento: