Corro tra i monti perchè...

"le montagne non sono stadi dove placo la mia ambizione al successo, ma sono le cattedrali dove pratico la mia religione" ANATOLIJ BUKREEV

domenica 4 gennaio 2009

Giro Alpe del Nevegal con le ciaspe

Malgrado la sua vicinanza alla pianura l'alpe del Nevegal offre per gli appassionati di montagna  e di attivita invernali delle ottime opportunità, in special modo in questa stagione va sicuramente alle  copiose nevicate.
Per chi, come il sottoscritto, è amante del trekking e del trail running una delle attività più allenanti durante l'inverno è sicuramente quella delle escursioni con le ciaspe, le ormai famose racchette da neve che negli ultimi tempi stanno raccogliendo sempre più consensi.
Unendo le precedenti affermazioni descriverò perciò un giro da fare con le ciaspe che partendo dal piazzale si snoda per circa 14 km con 930 m di dislivello positivo con un grado di difficolta medio.
Il luogo di partenza come dicevo è il piazzale del Nevegal e più precisamente nel suo punto più elevato (1050 m.s.l.m.) vicino al centro "le Torri" dove dopo aver percorso una stradina lunga un centinaio di metri ed attraversata la strada che porta alle Faverghere, si possono indossare gia le ciaspe e iniziare il sentiero della Valavia; i primi 5 minuti di cammino scorrono tra delle piante di nocciolo che per la neve si sono incurvati e per questo rendono necessario l'abbassarsi più volte durante il cammino per non dare delle dolorose capocciate...comunque dopo questo assaggio culminato in un passaggio un po' impegnativo per la pendenza, si attraversa la pista delle Faverghere, facendo naturalmente attenzione all'eventuale arrivo di sciatori (che vista la facilità della pista sono sempre molto veloci) e si entra in un sentiero un po' più agevole del precedente anche se a tratti molto pendente che  scorre inizialmente lungo una stretta valle  e poi dopo aver aggirato un grosso masso gira a dx e si addentra in un bosco e in pochi ripidi tornanti si arriva a sbucare nella stradina del sentiero della forestale a circa 13oo m.s.l.m.; a questo punto (sono passati circa 15-20') si gira a sx  e percorrendo il sentiero si arriva dopo pochi minuti all'incrocio con il sentiero Praloz che inizialmente con una pendenza costante e non eccessiva si addentra in un bosco di conifere con la neve che via via è sempre più abbondante, il sentiero si percorre a seconda della velocità in 20'-30' e solo nell' ultimo terzo è più impegnativo perchè la pendenza si innalza di qualche grado.Il punto di sbocco è situato a livello del giardino botanico a circa 1550m.s.l.m. e a quel punto si percorre un tratto di una decina di minuti della strada che percorre le creste per arrivare all' arrivo della seggiovia della Coca e poi al rifugio Brigata(1617 m.s.l.m.) la strada arriverebbe al rifugio Bristot ma è più interessante puntare verso le antenne del col Toront per poi proseguire per le creste
fino ad arrivare al rifugio 5° artiglieria alpina sulla cima del col Visentin (1763 m.s.l.m.). Le creste sono da affrontare con un pò di
 attenzione, in quanto molto esposte e quindi molto pericolose. Nell' ultimo tratto presentano anche una pendenza molto elevata, che aumenta il piacere dell'arrivo nel punto più alto, ma che viene puntualmente attenuato dal freddo e dal vento che si trova quasi sempre una volta in cima, quindi dopo aver indossato velocemente una giacca antivento (sono passati dai 40' a 1 ora dal giardino botanico) si può cominciare a  scendere per una pala con una discreta pendenza divertentissima per la grande quantitàdi neve fresca presente. Dopo 10' 
si arriva a delle rovine (casere Costa 1428 m.s.l.m.) e prendendo a dx si entra di nuovo dopo qualche centinaia di metri in un boschetto e scendendo gradualmente in costa arriva fino a Fossa Grande al bivio per il sentiero "costa dei pin" che bisogna ignorare ( peccato perchè molto panoramico) per girare a sx verso casera Begher, un ripido sentiero che in pochi minuti arriva nell' ampia stradina costa Legner, da percorrere verso dx. La strada presenta una pendenza tranquilla da fare in circa 20'-30' fino ad arrivare  dopo un ponte ad un bivio da cui sulla sx parte il "sentiero costa del sol "che in una pendenza un po' più importante arriva in circa 15'-20' a sbucare sulla strada cha da Ronce arriva al Nevegal (punto più basso di tutto il giro a circa 980 m.s.l.m.) a circa 200 m. dalla seggiovia a due posti di Col Canil. A questo punto bisogna toglier le ciaspe e 
percorrere per circa un quarto d' ora la strada asfaltata che porta prima alla rotonda e poi di nuovo al piazzale da cui simo partiti.  
Una considerazione da fare è sicuramente su quanto è impegnativo tutto il giro e devo dire che le 3-4 ore necessarie si fanno sentire tutte ma ripagano ampiamente in quanto a varietà di percorsi e a bellezza di paesaggi sia nella fase ascendente che in quella discendente.

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