Corro tra i monti perchè...

"le montagne non sono stadi dove placo la mia ambizione al successo, ma sono le cattedrali dove pratico la mia religione" ANATOLIJ BUKREEV

domenica 23 novembre 2008

Salita al Piz di Vedana



L'allenamento odierno di trail running si è svolto sulle pendici del Piz di Vedana, una piccola montagna a forma di piramide funge da bivio a due valli bellunesi, la valle del Cordevole e la valle del Mis. E' stata una giornata a due volti nel senso che ad un paesaggio bellissimo si è contrapposta una difficolta notevole sia ad individuare il sentiero corretto, perso per ben 4 volte, sia nella difficoltà tecnica del percorso che se dovessi dare un consiglio lo indicherei a gente esperta e sicuramente senza vertigini.
Iniziamo la cronaca del giro indicando il punto di partenza che è situato in località Rosse Alte dove in prossimità di un' incrocio si trova una fontana con anche della possibilità di parcheggio; lasciata la macchina bisogna prendere una stradina sterrata a destra che parte una ventina di metri dopo a quella dell' agriturismo "Le brandere".La strada dapprima bianca si trasforma in una carrareccia via via più pendente e sempre più piena di vegetazione e dopo un quarto d'ora di corsa cammino nel punto in cui la strada comincia a scendere, si prende a sinistra un sentiero che si inerpica sul lato sud del Piz fino ad arrivare alla casera Prà de Costa. Da qui il sentiero dovrebbe proseguire in costa fino alla base della piramide finale del Piz de Vedana, dico dovrebbe in qanto nel mio caso il primo errore di giornata mi ha fatto prendere un sentiero che voltando a destra, passa nella parte nord del monte, un sentiero via via più impegnativa che dopo circa mezzo chilometro è andato a morire in una serie di tracce poste sulla linea di massima pendenza su un pendio ripidissimo e con rari alberi e arbusti. La risalita è stata molto difficoltosa e mi ha portato finalmente sul crinale ad incrociare il sentiero a circa 1000 m. di altitudine dove alternando delle radure prative a dei boschi si raggiunge la base della piramide che, si affronta sulla parte settentrionale fino ad arrivare alla val Costa Corona. La quale viene risalita non senza difficoltà vista la grossa pendenza e la notevole esposizione fino ad arrivare alla sella da cui si puo vedere uno spettacolare scorcio sul lago del Mis. L' ultimo tratto è molto esposto però la presenza di un paio di cordini metallici facilita di molto l' ascesa e dopo pochi minuti si arriva alla croce metallica che segna la cima delmonte a 1374m. s.l.m.
A questo punto soddisfatto per la prestazione durata circa 1 ora e 10 il pensiero è andato alla discesa, che fatta a ritroso fino alla sella mi ha fatto poi commettere il secondo errore e cioè la scelta della discesa per la via normale e dalla parte opposta alla salita. Lo sbaglio è rappresentato da tre fattori :il primo rappresentato dalla pendenza,molto ragguardevole,il secondo dal terreno misto tra un'erba alta molto scivolosa e la roccia friabile, e il terzo dall'assenza quasi assoluta di segnaletica. In ogni caso il primo tratto corre su un costone di loppa (erba secca) scivolosissima fino ad arrivare ad un canalone stretto in cui bisogna aiutarsi con le mani per scendere, all'uscita dello stretto si curva poi a destra sotto una parete rocciosa per poi riprendere la picchiata su un' altro pratone, alla fine del quale si torna a sinistra addolcendo un po' le pendenze e riportandosi sul versante sud della montagn. Da questo punto in poi la corsa è stata più agevole con un paio di attraversamenti di canaloni per poi innoltrarsi in un boschetto di carpini in cui il sentiero magicamente per la terza volta è scomparso; per fortuna in questo caso i problemi sono stati minimi in quanto ormai la maggior parte di ascesa è completata ed infatti dopo pochi minuti si arriva al parcheggio.
I totali parlano di 4 km di salita e 3 di discesa con 834 m. di dislivello positivo e una difficolta sicuramente elevata il tutto compiuto in 1 ora e 48 minuti

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